Alfa Romeo Giulietta spider

La Giulietta spider con meccanica Alfa Romeo, disegnata e assemblata da Pininfarina, nasce dai 'desiderata' di Max Hoffmann, viennese trapiantato a New York dopo la guerra. Hoffaman fu un abile affarista nel mercato automobilistico, sapendo interpretare in anticipo i gusti di una certa clientela americana, salonista e importatore di vetture europee eleganti e sportive. Nel 1955 alla Casa milanese, rinvigorita dal crescente successo della Giulietta berlina e sprint, viene richiesta da Hoffman una consistetne commessa di vetture per il mercato americano con carrozzeira aperta e caratteristiche meccaniche adattabili sia al turismo sia alle corse. L'Alfa Romeo affida il progetto alle due carrozzerie Pininfarina e Bertone e sceglie la realizzazione della prima.
Inizia così la fortunata produzione del modello spider, icona di un'epoca e simbolo indelebile dell'italian style. Le versioni sono due: spider e spider veloce in tre serie prodotte dal '55 al '62. Poi dal '62 al '65 lo spider viene chiamato 'Giulia', in concomitanza con l'inizio della produzione di questa vettura. L'estetica della carrozzeria è identica alla Giulietta salvo alcune modifiche da scoprire con l'occhio dell'intenditore, come le prese d'aria sul cofano, la scritta '1600' lato targa, il volante a tre razze invece che il caratteristico cerchio che aziona il clacson e la fanaleria posteriore che incorpora anche i caterinfrangenti.  La cilindrata è portata da 1300 a 1600 con cambio a cinque marce (con quinta marcia non overdrive), innovazione tecnica e vanto dell'Alfa, in parallelo con tutte le migliorie della Giulia berlina (testo gentilmente redatto da Gianfranco Bartoletti)


Note tecniche (tratte dalla pubblicazione 'Tutte le Alfa Romeo 1910-1995')